Il Bonus ricerca, sviluppo e innovazione Sud è un credito d’imposta a favore delle imprese operanti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, denominata come Zona economica speciale per il Mezzogiorno “ZES unica”.
A chi è rivolto?
Sono ammissibili al beneficio tutte le imprese tranne quelle che operano nei settori:
- Dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite;
- Dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti;
- Della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia;
- Della banda larga nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Come sempre, sono escluse anche le imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento.
Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nelle aree d’impianto, ubicate nelle zone assistite nelle quali è stato realizzato l’investimento oggetto di agevolazione, per almeno 5 anni dopo il completamento dell’investimento medesimo.
L’agevolazione
Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o degli investimenti immobiliari. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione. Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.
Che cosa copre?
L’agevolazione stabilisce che, per l’anno 2024 e fino al 2026, alle imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, viene concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per gli investimenti relativi a:
- All’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari o impianti;
- All’acquisto di terreni;
- All’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.